Tutto Mountain Bike 94 AGOSTO 1998
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REWEL TITANIO Quelle
che avete letto in apertura sono più o meno le richieste che il povero
Leo Santa ha letto sul fax inviato dalla redazione. Tutto è cominciato
qualche giorno prima, nella bottega del signor PMP: Diani stava facendo
il solito acquisto mensile di minuteria, quando il signor Rewel, anch'egli
in negozio, si presenta. Dopo una quindicina di minuti di animata discussione,
questi chiede come poter fare perché Tutto testi una sua creatura in
titanio. Molto semplice, spiega il Guru, basta che ci mandi un telaio
e il gioco è ratto. Purtroppo per il signor Leo, però, le cose non sono
così semplici. Quando inlatti Diani compila la scheda con le misure, aggiunge
qualche altra richiesta particolare, come appunto quella di utilizzare
un tubo verticale il più grosso possibile, per vedere come l'artigiano
si sarebbe comportato. Beh, il risultato è ora sotto i vostri occhi, dopo
essere stato sotto il nostro sedere, e non è niente male. Il titanio impiegato
è di tipo C.P. (Commercialmente Puro) di Grado 3. Le sue caratteristico
meccaniche sono inferiori rispetto ai più "nobili" 3Al/2..5V e 6Al/ 4V,
ma la struttura dei tubi utilizzati ha consentito di sopperire a ciò e
di realizzare un telaio in pieno alle nostre richieste ed esattamente
come lo volevamo. Non sono molti gli artigiani che lavorano così, è difficile
riuscire a combinare la propria filosofia con i gusti e le esigenze del
cliente, e infatti non è raro imbattersi in poco probabili telai su misura
personalizzati con attacchi manubrio dalle misure sospette e posizionamenti
di sella per lo meno curiosi. Questo non è però il nostro caso. Al verticale
da 31.8mm è stato abbinato un orizzontale dello stesso diametro, mentre
per l'obliquo è stato scelto un 38*46mm con sezione ad ellissi orientate
(con asse maggiore verticale in corrispondenza del cannotto, e asse maggiore
orizzontale alla congiunzione con la scatola del movimento). Per i foderi
sono stati utilizzati tubi con sezione costante di 19.1 mm, sagomati ad
S sia gli orizzontali che i verticali. Il diametro del tubo verticale
ha portato a due scelte obbligate: la prima, realizzare un cannotto su
misura, e la seconda, optare per un deragliatore da fissare, in luogo
del classico a fascetta. La Rewel è stata usata per parecchi mesi (anche
per divertirsi test di forcelle) e ha persino fatto il bagno in Kenya.
Al contrario di quanto avviene con l'alluminio, che si ossida laddove
l'usura asporta l'anodizzazione, e con le fidanzate, il titanio ha il
notevole pregio di restare sempre come primo giorno. In conclusione, questa
Rewel si comporta come volevamo che facesse, e la potremmo definire quasi
un soft-tail, capace di soddisfare chi ancora è titubante nel fare il
grande salto e passare alla full, ma soprattutto chi vuole una bici, comunque
con impostazione da cross country, ma in grado di affrontare anche escursioni
lunghe ed impegnative. Questo è l'obiettivo da perseguire con il titanio,
ed è giusto farlo con queste geometrie sia di telaio che di tubi. E' stupido
ricercare le prestazioni estreme, la bici secca e scattante: i telai capaci
di ciò esistono già, sono fatti di altri materiali e costano molto meno.
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