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Particolari
in titanio che impreziosiscono pure esteticamente la bicicletta
Rewel
non si preoccupa solo della lavorazione del titanio per il telaio.
Con il marchio dell'artigiano trentino escono infatti anche il
reggisella e l'attacco manubrio. Quest' ultimo è in una gradevole
estetica opaca che evidenzia ancora di più la grafica col nome del
costruttore. Buona l' impressione anche per il manubrio "Pilot"
della Modolo.
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Obliquo
ad alta resistenza
Dimensione abbondante per il tubo obliquo. La forma della sezione varia lungo
l' estensione del tubo e dà un carattere forte alla bici.
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Un telaio tutto custom
Ogni
telaio prodotto dalla Rewel
è
assolutamente personalizzato per il
cliente, dalle misure alla scelta delle tubazioni. Il titanio a doppio
spessore garantisce delle ottime qualità
meccaniche su ogni terreno
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Il
titanio alla base di sella e reggisella
Telaio
in titanio per la "Flite Tt" di Selle Italia. La linea è
filante
e la sella risulta molto leggera. La scelta non è
casuale in casa
Rewel. In evidenza anche il reggisella in titanio e con tubo
ovalizzato nella parte superiore e perfettamente rigido.
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Rewel è
uno di quei
costruttori ultra specializzati che non fa certo parlare di sé
per i
grandi numeri. Di anno in anno, però, l' artigiano trentino si sta
facendo strada portando tutta la sua esperienza nella lavorazione del
titanio nella costruzione di biciclette. Quando avevamo visitato lo
stand Rewel allo scorso Salone di Milano c' erano in bella mostra due
splendidi telai. Una versione per mountain bike e una da strada tutte
nella finitura titanio al naturale. Tutto qui, vi pare poco? Il titanio
è
forse il materiale
più
pregiato utilizzabile nella realizzazione di
biciclette ma
è
anche il
più
ostico da manipolare.Sono proprio le sue
caratteristiche meccaniche eccezionali che lo rendono così complicato da
lavorare, quelle caratteristiche che, a bici finita, ci fanno pedalare
fieri sulla nostra specialissima consapevoli di avere una autentica
fuoriserie.
Il Telaio
La
bicicletta che
è
arrivata al nostro Ufficio Tecnico si differenzia dal
modello presentato lo scorso anno per il carro posteriore. In realtà
non
si tratta di un aggiornamento, ma più
semplicemente di un affiancamento
visto che il carro in fibra di carbonio nasce da una richiesta precisa
della clientela. Al carro posteriore
è
affidato molto del carattere
della bicicletta. Da qui dipende la prontezza agli scatti ma anche la
comodità. Il titanio, come pure
l' acciaio, gode di una certa elasticità
strutturale in grado di assorbire già
da solo una buona parte
delle vibrazioni che si propagano lungo la sua struttura. L' adozione
dei pendenti in fibra di carbonio non fa che esaltare questa
caratteristica rendendo il livello di comodità
della nostra Rewel molto
elevato. Per i tubi principali
è
stato scelto un titanio grado 2 mentre
i particolari (movimento centrale e forcellini posteriori) sono in
titanio grado 9. Il triangolo principale
è
realizzato con tubi di
dimensioni piuttosto abbondanti e, proprio per questo, ne risulta molto
rigido. La prontezza nella risposta esalta ogni azione in fuorisella sia
che si tratti di una
progressione violenta che di una accelerazione più
graduale. Il piantone
ha sezione perfettamente tonda (al nostro calibro la misura si
è
attestata sui trentasei millimetri) mentre il tubo superiore
è
a
ellissi orientate seppure la differenza tra i due diametri non
differisce mai in maniera significativa tanto da dare l' impressione, ad
una prima occhiata, di essere praticamente tondo. Più caratteristica la
forma dell' obliquo. E´schiacciato significativamente lungo l' asse
verticale sul tubo di sterzo ma arrivando alla scatola del movimento
centrale si allarga orizzontalmente offrendo all' asse delle pedivelle
il massimo della resistenza. Decisamente massiccio il tubo di sterzo:
45,2 millimetri di diametro sono necessari per accogliere lo sterzo
integrato. Sicuramente così è
più
facile da lavorare e la rigidità
è
eccezionale anche se inevitabilmente paga qualcosa al peso.
Ben avvantaggiata ne risulta la forcella Mizuno, una tutto carbonio dal
profilo aerodinamico e ben dimensionata nelle quote del telaio.
La Componentistica
Rewel va a braccetto con Pmp. La ditta bergamasca
è
sinonimo di componentistica superleggera e non poteva
essere altrimenti per il montaggio di questa bicicletta. A dire il vero
di Pmp ć
è
solo il movimento centrale e le pedivelle, ma tanto basta per
dare un carattere deciso al rendimento della bici su strada. Particolare
anche la misura della guarnitura, per la moltiplica maggiore la scelta
è
ricaduta su un ingranaggio da quarantotto denti e per la
più piccola
addirittura su un trentaquattro denti. Si
è
discusso più
volte sull' opportunità di ridurre le dimensioni delle moltipliche ed in
effetti chi non ha pretese agonistiche di massimo livello può trovare un
sicuro vantaggio avendo a disposizione una quantita`di rapporti dallo
sviluppo limitato ma perfetti per arrampicarsi sulle salite più dure.
Piuttosto occorre scegliere con attenzione l' assortimento de pacco
pignoni altrimenti si corre il rischio, in un' andatura tranquilla in
pianura, di trovarsi con la catena inevitabilmente su incroci molto
arditi. Nel modello che ci
è
giunto in redazione
è
stato montato un
pacco pignoni 12-23. Fa parte del gruppo Dura Ace come il resto delle
parti meccaniche relative alla trasimissione. Il 48x12 consente comunque
uno sviluppo metrico superiore agli otto metri e mezzo, adeguato anche
per discese pedalate di media pendenza e oltre. Poco più di tre metri
invece per il 34x23. "Made in Rewel" sono anche l' attacco manubrio e
il reggisella. Per il reggisella la finitura estetica riprende quella
dei tubi del telaio ed
è
ovalizzato nella parte superiore.
Più scuro e
opaco l' attacco manubrio costituito da tre parti saldate in titanio più
il coperchietto di chiusura anteriore. La curva manubrio vede il
piacevole ritorno di un marchio di cui in Italia si parla troppo poco.
Il modello "Pilot"
è
firmato dalla Modolo ed
è
realizzato in lega 7075
con trattamento di indurimento superficiale. Ha un peso dichiarato di
230 grammi. Completa la dotazione la sella "Flite Tt" di Selle Italia
con copertura in pelle e telaio, ovviamente, in titanio. Le ruote
Ksyrium sono della Mavic e montate con coperture Schwalbe Stelvio Light
con profilo da 23.
Conclusioni
Pochi
telai e tutti personalizzati. La filisofia artigiana di Rewel segue con
cura il cliente, ogni bicicletta
è
su misura, dalla taglia al montaggio.
Sul sito www.rewel.com sono
disponibili numerose informazioni e si può riempire un form con le
misure antropometriche per poter determinare (senza alcun impegno) la
misura migliore del telaio. È
possibile anche scaricare il modulo da
inviare i dati via fax. Le finiture estetiche fanno di questi telai dei
pezzi unici. Il titanio lucidato al naturale
è
affascinante e il marchio
Rewel compare sull' obliquo realizzato mediante un sofisticato
trattamento superficiale.
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